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Alexander von Humboldt: „Nota sulla comunicazione che esiste fra l’Orenoco e il fiume delle Amazoni. Contenuta nel giornale della scuola politecnica di Parigi quaderno X. pag. 65. e seg. Tradotta dal francese“, in: ders., Sämtliche Schriften digital, herausgegeben von Oliver Lubrich und Thomas Nehrlich, Universität Bern 2021. URL: <https://humboldt.unibe.ch/text/1810-Note_sur_la-3> [abgerufen am 27.04.2024].

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Titel Nota sulla comunicazione che esiste fra l’Orenoco e il fiume delle Amazoni. Contenuta nel giornale della scuola politecnica di Parigi quaderno X. pag. 65. e seg. Tradotta dal francese
Jahr 1845
Ort Bologna
Nachweis
in: Nuova raccolta di autori italiani che trattano del moto delle acque 7 (1845), S. [89]–92, 2 Karten.
Postumer Nachdruck
Alexander von Humboldt, Das große Lesebuch, herausgegeben von Oliver Lubrich, Frankfurt/M.: Fischer 2009, S. 93–113.
Sprache Italienisch
Typografischer Befund Antiqua; Schmuck: Initialen.
Identifikation
Textnummer Druckausgabe: III.2
Dateiname: 1810-Note_sur_la-3
Statistiken
Seitenanzahl: 4
Zeichenanzahl: 7444

Weitere Fassungen
Note Sur la communication qui existe entre l’Orénoque et la rivière des Amazones (Paris, 1810, Französisch)
Über die Verbindung zwischen dem Orinoco und Amazonenfluß. (Aus dem Französischen) (Gotha, 1812, Deutsch)
Nota sulla comunicazione che esiste fra l’Orenoco e il fiume delle Amazoni. Contenuta nel giornale della scuola politecnica di Parigi quaderno X. pag. 65. e seg. Tradotta dal francese (Bologna, 1845, Italienisch)
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NOTA SULLA COMUNICAZIONE CHE ESISTE FRA L’ ORENOCOE IL FIUME DELLE AMAZONIDI A. DE HUMBOLDT.


CONTENUTA NEL GIORNALE DELLA SCUOLA POLITECNICA DI PARIGIQUADERNO X. PAG. 65. E SEG.
Tradotta dal francese.

Di tutti i fenomeni che presenta il corso dei fiumi,i più straordinari ed i più rari sono quelli di una bifor-cazione presso la sorgente e di una comunicazione natura-le fra due crateri, le cui pendenze seguono opposte di-rezioni. Il signor de Prony, nella Memoria che precede, hadescritto la voltata dell’Arno, ed il ramo che questo stes-so fiume sembra aver già dato al Tevere. Un disegno, statofatto dietro la grande carta militare del regno di Etruria,pubblicata nel 1806, offre questa comunicazione fra duefiumi, l’uno dei quali si dirige al sud e l’altro all’ovest.Lo stesso fenomeno, di cui la esistenza è stata resa proba-bile dalle ricerche del signor Fossombroni, ha indubitata-mente luogo nella America meridionale. Io l’ho constatatocolla navigazione da me eseguita nei mesi di marzo, apri-le, maggio e giugno dell’anno 1800 sull’Orenoco, il Cas-siquiare ed il Rio-negro. Abbiamo aggiunto alla carta del-l’Arno lo schizzo del corso dell’Orenoco, dietro la grancarta, che io ho rilevata sui luoghi. Interessa l’ingegnereidrografo di conoscere esattamente l’influenza che nelle |90| varie parti del globo le ineguaglianze del suolo e la confi-gurazione del terreno hanno sulla direzione e diramazionedei fiumi. L’esistenza di una comunicazione fra due dei piùgrandi fiumi del mondo, l’Orenoco e l’Amazone, è statada un secolo oggetto di controversia fra i Geografi. Il Pa-dre Gumilla l’avea negata nella sua storia dell’Orenoco.Il signor de la Condamine, che avea veduto l’imbocco delRio-nero nel fiume delle Amazoni, raccolse, durante ilsuo soggiorno al Gran Para, prove indubitabili della co-municazione dell’Orenoco col Rio-negro. D’Anville, che a-veva il raro talento di indovinare la verità dietro semplicicombinazioni, indicò con molta precisione sulla sua bellacarta dell’America meridionale il Cassiquiare come ramodell’Orenoco. Nella spedizione militare, che il Governo Spa-gnuolo fece fare nel 1755 per istabilire i limiti delle pos-sessioni portoghesi, il Cassiquiare non fu visitato dai capidella spedizione Iturriaga e Solano, ma da sotto uffizia-li appartenenti al loro corpo. Un religioso Francescano,il Padre Caulin, che avea accompagnato fino alle caterat-te dell’Orenoco il S. Solano, pubblicò nella sua StoriaCorografica della nuova Andalusia una carta della Guianaspagnuola in cui si trovano, oltre la esistente comunicazio-ne, molte diramazioni, la cognizione delle quali solo sifonda sopra vaghe ed inesatte asserzioni. La carta del Pa-dre Caulin, che è pochissimo conosciuta fuori della Spa-gna, e in cui sono gravissimi errori di latitudine, fu co-piata da La Cruz nella sua gran carta dell’America meri-dionale, pubblicata a Madrid nel 1775. Un geografo france-se, di cui i lavori furono utilissimi al progresso della scien-za, fece nel 1798 una nuova carta della Guiana, in cui,dietro idee teoriche, egli fa traversare il letto dell’Orenocofra il Rio Jao ed il Cunucunumo da una catena di monta-gne molto elevate. Egli aggiunge in una nota particolare„che la supposta comunicazione fra l’Orenoco e l’Ama-„zone è una mostruosità in Geografia, e che, per rettifi-„care su questo punto le idee, conviene riconoscere la |91| „direzione delle Cordiliere, la quale forma la separazione„delle acque.„ Io ho avuto occasione di riconoscere sui luoghi questadirezione delle montagne; io ho determinato il corso deifiumi con un numero considerabile di osservazioni astrono-miche; io ho risalito col signor Bonpland l’Atabapo, ilTuamini ed il Temi; io ho fatto portare il mio canot daJavita, attraverso alla Foresta dei serpenti, al Cagno Pimi-chin; io sono entrato per questo fiume nel Guainia che gliEuropei chiamano il Rio-negro; io ho disceso la Guainiafino alla piccola fortezza di San Carlos; io ho risalito ilCassiquiare fino al punto in cui si separa dall’Orenoco,ed ho questo ridisceso a San Tommaso della Guiana tra-versando in canot la catena delle montagne, che suppone-vasi facesse una separazione d’acque tra gli influenti del-l’Orenoco e del Cassiquiare. Questa navigazione, fatta intempo delle basse acque e che non fu interrotta che dalla ca-scata (portage) di Javita, non ha lasciato alcun dubbiosulla biforcazione che presenta l’Orenoco vicinissimo allasua sorgente. L’immensa pianura, la quale si estende dallemissioni di San Fernando di Atabapo, dell’Esmeraldo, diMaroa e di S. Carlo del Rio-negro, presenta il fenomenostraordinario di quattro fiumi, che due a due sono quasiparallele, sebbene siano esse diametralmente opposte nelladirezione delle loro pendenze. L’Orenoco scorre al N. O.La Guainia al S. E. Il Cassiquiare al S. e l’Atabapo al N.I punti culminanti in questo piano si trovano sopra una li-nea che è diretta dal N. E. al S. O. Una gran parte dellaGuiana e un’ isola formata dal mare e dalle acque corren-ti dell’Amazone, della Guainia, del Cassiquiare e dell’O-renoco. Scandagliando un fiume in una sezione trasversale, sitrova costantemente che il suo letto, lungi dal formare unpiano orizzontale, è composto di molti solchi, alcuni deiquali sono più profondi degli altri. Più un fiume è largoe più questi solchi sono moltiplicati: spesso essi conserva-no un perfetto parallelismo a grandi distanze. |92| Ciaschedun fiume può essere considerato come compo-sto di diversi canali, ed una biforcazione ha luogo alloraquando una porzione di terreno, che avvicina la ripa, è piùbassa del fondo di un solco laterale. Queste biforcazionisono assai comuni presso gli sbocchi dei fiumi ove il ter-reno presenta poche ineguaglianze. Il delta del Nilo equello dell’ Orenoco ci somministrano esempi di tale fe-nomeno. In questo caso esistono anche talvolta comuni-cazioni tra due fiumi, i di cui rami sono prossimi. Lebiforcazioni sono tanto più rare nell’interno delle terrevicino alle sorgenti, perchè la maggior parte dei grandifiumi nascono in un paese montuoso, scorrono in valli leune dalle altre separate da elevazioni più o meno conside-rabili. Un ramo della Loira non saprebbe farsi una stradafino al cratere della Senna. L’interno della Guiana, laparte del paese che si estende dalle montagne granitichedel Duida e della Parima fino al di là dell’Equatore, so-no cotalmente unite, che le più piccole ondulazioni delterreno vi determinano la direzione dei fiumi. Noi abbia-mo veduto sopra che il Cassiquiare, la di cui media lar-ghezza è di 4 in 500 metri, non è che un ramo dell’Ore-noco: ora questo medesimo ramo, superiormente al luogoove altre volte era situato il villaggio indiano di Capi-rary, offre una nuova biforcazione: esso manda un ramoverso l’Ovest, il Canno Conorichite, che si getta nel Rio-negro, due leghe al di sopra dello sbocco del Cassiquiare. Questa ultima biforcazione rassomiglia alla straordina-ria diramazione che presentano la Sorgue e la Louveze eil fiume di Nesque fra Avignone e Monteux nel dipartimen-to di Valchiusa. Il ramo dell’Aigues che si separa vicinoa Travaillans, e che si riunisce al Rodano vicino al poderedi Lampourder, presenta un esempio di biforcazione piena-mente analogo a quello di Conorichite. Per tutto la confi-gurazione del suolo modifica la direzione delle acque cor-renti, secondo leggi stabili ed uniformi.

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